A Cascina Cristina l’orticoltura diventa strumento di crescita, autonomia e benessere. Le attività nel verde, pensate per persone con autismo, uniscono la cura delle piante all’acquisizione di competenze cognitive, relazionali e pratiche. Coltivare un orto, seminare, prendersi cura di una serra: ogni gesto è parte di un percorso educativo e terapeutico. Grazie a spazi accessibili e a una programmazione attenta, ogni partecipante trova il proprio ritmo, stimolando autonomia e senso di realizzazione. Un progetto che intreccia natura, riabilitazione e tradizione agricola, per valorizzare le persone e il territorio.
Per comprendere al meglio gli scopi e il contesto di questa pratica bisogna in primo luogo comprendere l’utilizzo della parola orticoltura. Infatti nel contesto della Terapia orticolturale il termine ha una accezione anglosassone, più simile al termine italiano giardinaggio. La parola inglese horticultural è un aggettivo che indica la coltivazione e la cura di qualsiasi pianta, in ambito professionale o amatoriale. Ne consegue che il significato che possiamo attribuire al termine in questo contesto è proprio quello di attività che comprende tutte le azioni necessarie alla coltivazione di piante quali ortaggi ma anche floricole e frutta. Infatti questa disciplina si basa proprio sul contatto coi vegetali in un contesto il più possibile naturale.
Per Terapia Orticolturale (Horticultural Therapy) può intendersi un’attività che utilizza orticoltura e giardinaggio per raggiungere specifici obiettivi terapeutici e/o riabilitativi di coloro che la praticano, focalizzandosi sugli aspetti sociali, cognitivi, psicologici e fisici. In particolare le attività nel verde che vengono svolte con persone autistiche, si pongono come obiettivi quelli di:
Si prevedono quindi attività strutturate, condotte da personale educativo specializzato, finalizzate a rinforzare e/o sviluppare le abilità cognitive utili non solo nell’ambito della comunicazione ma anche nella sfera delle autonomie, del comportamento sociale e nell’apprendimento.
Al interno di Cascina Cristina, a fianco alle attività di Terapia Orticolturale, è strutturato un programma diOrticoltura Terapeutica: attività simile come impianto e conduzione alla Terapia Orticolturale, ma senza il coinvolgimento di ortoterapisti professionali, figure professionali non ancora formate e riconosciute in Italia. Queste attività si basano sulla gestione quotidiana di una vera e propria realtà agricola nata in questi anni all’interno e intorno alla Cascina.
Inoltre per incrementare l’integrazione di attività legate all’ambito agricolo, all’interno della quotidianità degli utenti della Cascina, alcune attività, più semplici e ormai ben consolidate, vengono svolte in autonomia da ragazzi, educatori ed OSS della struttura.
Come ulteriore passo verso l’apprendimento di abilità specifiche e l’autonomia personale, sono stati avviati anche dei progetti personalizzati per alcuni utenti che hanno mostrato particolare interesse e predisposizione per i lavori legati all’ambito del verde.
Grazie allo sviluppo di tutte queste attività, ogni ragazzo ha la possibilità di frequentare gli spazi agricoli almeno una volta a settimana e beneficiare del contatto con la natura.
Le attività vengono programmate, progettate e sviluppate in modo che siano:
La programmazione delle attività si basa sulla consequenzialità delle pratiche che portano alla crescita dei vegetali, infatti uno degli aspetti fondamentali dell’orticoltura terapeutica, è la gratificazione legata all’accudimento di un essere vivente, in concreto alla capacità di trasformare un piccolo seme in una pianta, da cui raccogliere frutti. Per questo motivo le attività partono dalla semina o dalla propagazione vegetativa, passando per la cura e il mantenimento delle piante con bagnature, rinvasi, trapianti, potature, fino alla raccolta, ma anche all’autoproduzione di seme.
Le attività si sviluppano in due aree principali.
Le attività in gruppo sono inserite nel calendario settimanale della Cascina. Durano 45 minuti e con la partecipazione di non più di 4 ospiti per ciascun turno. Le attività individuali invece possono durare da 15 minuti a 1 ora e 30 minuti in base alle specificità dei singoli utenti che le svolgono.
Grazie alla presenza della serra nel corso dell’anno riusciamo a sviluppare interi cicli di produzione di piante di vario genere. Produciamo piantine da orto, aromatiche, floricole, mais ed officinali. Per garantire la massima ecocompatibilità e una fruizione sicura da parte degli utenti, abbiamo scelto un metodo di coltivazione low input che si basa principalmente sulla prevenzione delle problematiche fitosanitarie. Infatti le nostre pratiche si basano all’utilizzo di materiali sani e sicuri, biostimolanti che promuovono le naturali difese della pianta, fertilizzanti organici, tecniche agronomiche quali trappole fotocromatiche, rotazioni colturali, sovesci e consociazioni.
Grazie al sostegno di Fondazione Cariplo e di alcuni donatori sono stati costruiti e vengono utilizzati diversi spazi di coltivazione:
Per ottenere il massimo dei benefici dall’attività, tutti gli spazi sono stati allestiti in modo da garantire alcune caratteristiche fondamentali:
Per agevolare l’apprendimento e promuovere le autonomie, tutti gli spazi e gli oggetti utilizzati sono contrassegnati con CAA. La Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) rappresenta un’area della pratica clinica che cerca di compensare la disabilità temporanea o permanente di persone con bisogni comunicativi complessi. Utilizza tutte le competenze comunicative della persona, includendo le vocalizzazioni o il linguaggio verbale esistente, i gesti, i segni, la comunicazione con ausili e la tecnologia avanzata.
In particolare nella serra un’area è dedicata a tutto il materiale per la preparazione dei partecipanti alle attività; in questo modo e grazie alla CAA gli utenti possono prepararsi autonomamente sia per quanto riguarda la vestizione che la preparazione del materiale necessario allo svolgimento dei lavori.
A seguito dell partecipazione al bando Coltivare Valore 2021, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Cariplo ha deliberato un contributo per il progetto COMEACASA: COltiviaMo antichE varietà di mAis e orticole alla CAScina cristina di cAntù.
Il progetto è stato redatto in partenariato con l’Università degli Studi di Milano. Lo scopo principale è quello di ripristinare la funzione agricola di Cascina Cristina, fornendo al contempo attività quotidiane a contatto con il verde per una trentina di ragazzi con autismo, a valenza sia terapeutica che formativa. Inoltre, si vuole caratterizzare la Cascina come polo per la custodia, lo sviluppo e la divulgazione del patrimonio agricolo locale. Il progetto prevede infatti il recupero di varietà locali di orticole e mais, allevate con basso input nutritivo; alle attività partecipano attivamente i giovani residenti, gli utendti del Centro Diurno della Cascina ed esterni.
Due gli obiettivi specifici:
In questi anni di progetto sono state individuate varietà antiche di mais e di colture orticole meglio rispondenti alle condizioni pedoclimatiche o all’allevamento in serra, con tecniche low input. In particolare abbiamo coltivato per più anni con successo, riuscendo in alcuni casi anche ad autoprodurre la semente per gli anni successivi:
Dipartimento di Scienze Scienze Agrarie e Alimentari dell'Università degli Studi di Milano
Centro di Ricerca Cerealicoltura e Colture Industriali Sede di Bergamo (CREA)
IL FAGIOLO MAGICO, Frazione Pagnano località Fraino 2, Asso (CO)
FONDAZIONE MINOPRIO, Viale Raimondi, 54 – 22070 Vertemate con Minoprio (CO)
IL GIARDINO DI LUCA E VIOLA - Via 1° Maggio, 4/B, 22030 Orsenigo CO
FERTIL s.r.l. – Via Ninola, 34 – 24050 Calcinate (BG)
VIVAI NORD, Via Brianza, 1, 22040 Lurago D’erba CO
VITAFLOR, Strada Statale 591, Mazzone di Codogno (LO)