Coltiviamo valore "COMEACASA"

A seguito dell partecipazione di Abilítiamo al bando Coltivare Valore 2021, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Cariplo ha deliberato un contributo per il progetto COMEACASA: COltiviaMo antichE varietà di mAis e orticole alla CAScina cristina di cAntù.

Il progetto è stato redatto in partenariato con Università degli Studi di Milano e Società Cooperativa Sociale Nuova Idea Onlus. Lo scopo principale è quello di ripristinare la funzione agricola di Cascina Cristina, fornendo al contempo attività quotidiane a contatto con il verde per una trentina di ragazzi con autismo, a valenza sia terapeutica che formativa. Inoltre, si vuole caratterizzare la Cascina come polo per la custodia, lo sviluppo e la divulgazione del patrimonio agricolo locale. Il progetto prevede infatti il recupero di varietà locali di orticole e mais, allevate con basso input nutritivo; alle attività parteciperanno attivamente i giovani autistici residenti, quelli che afferiscono al Centro Diurno della Cascina ed esterni. Sarà attivato per loro un programma di ortoterapia volto a migliorare le loro autonomie e capacità relazionali. Inoltre, alcuni ragazzi con autismo a più elevata funzionalità svolgeranno un percorso formativo professionalizzante che potrà consentire loro un collocamento lavorativo presso aziende del settore, obiettivo molto difficile da raggiungere per ragazzi con questa disabilità.

Due gli obiettivi specifici. [1] La valorizzazione delle produzioni agricole tradizionali al fine di diffonderne la conoscenza in un’ottica di educazione alimentare e di custodia del territorio, attraverso la produzione e vendita di piantine da trapianto e ortaggi di varietà locali, sottoutilizzate o obsolete, coltivate in regime biologico e attraverso la produzione in quantità limitate di farine di mais antichi lombardi coltivati in una parcella di suolo in regime low-input, e l’utilizzo delle farine in prodotti da forno, previo controllo analitico per escludere la presenza di micotossine, da distribuire nel punto di ristoro e ai ristoranti della zona. [2] La valorizzazione delle competenze individuali dei ragazzi autistici attraverso un percorso di ortoterapia, l’organizzazione di tirocini esterni, l’inserimento lavorativo di alcuni soggetti che hanno raggiunto le autonomie e competenze necessarie, e di inclusione dei giovani nelle attività di vendita e/o di distribuzione dei prodotti trasformati.

Le prime fasi della coltivazione delle orticole verranno svolte nella serra, attuando le tecniche per la gestione sostenibile. Le sedute di ortoterapia, programmate in turni di attività di 1 h per tutti i ragazzi e ragazze con autismo, seguiranno tutte le fasi di allevamento e saranno accompagnate da filmati per guidare i ragazzi e poterli valutare. Le piantine verranno in parte vendute e in parte trasferite nell’orto e portate a maturità. Il mais antico verrà coltivato a suolo e i ragazzi seguiranno le varie fasi di crescita e maturazione avvalendosi di schede di attività; la granella verrà macinata e il prodotto trasformato ottenuto nella cucina della Cascina, se idoneo, potrà essere venduto. Terminato il periodo di formazione alcuni ragazzi ad alto funzionamento svolgeranno un tirocinio esterno, presso aziende florovivaistiche o agrarie, quale attività propedeutica all’inserimento lavorativo.

Sarà introdotta la cura delle piante come attività quotidiana dei ragazzi con sindrome autistica. L'attività porterà i benefici del contatto con la natura, e l’acquisizione di abilità manuali nella gestione dell’orto. Si potranno evidenziare attitudini particolari di alcuni ragazzi, che potranno essere valorizzate dal punto di vista formativo e lavorativo. Verranno individuate varietà antiche di mais e di colture orticole meglio rispondenti alle condizioni pedoclimatiche o all’allevamento in serra, e alle preferenze dei possibili utilizzatori locali. In seguito a momenti di disseminazione dell'attività, si potrà manifestare un interesse da parte di orticoltori a considerare varietà antiche. La comunità locale inoltre potrà conoscere le problematiche della fragilità delle persone con autismo e di quella dell’ambiente, e le strategie che possono essere messe in atto per alleviarle entrambe.